Vologratis
- 2019-09-29 12:00
- Roma
«La scelta del nome del mio blog non è stata affatto casuale: in quel periodo volavo proprio gratis!»
di | Vanessa Esteve
Nella tua bio possiamo leggere Travel blogger dal 2009. Insomma... sei stato uno dei pionieri! Come è nato il tuo blog di viaggi?
Il mio blog di viaggi è nato per caso. Era il periodo di massima espansione delle compagnie aeree low cost, quello in cui venivano messi in vendita i biglietti a 1 centesimo, a 1 euro o a 5 euro, e io ne approfittavo per trascorrere weekend in Europa al prezzo di una cena al ristorante. I miei amici però volevano essere informati sull'uscita di questi biglietti, su dove alloggiavo, su cosa visitavo, su dove mangiavo...insomma volevano un resoconto dettagliato del mio viaggio per poi ripeterlo. Un bel giorno, stanco di fare il giro di telefonate e di sms (WhatsApp nel 2008/2009 ancora non c'era!) mi sono messo sul web in cerca di una bacheca virtuale con cui raggiungere tutti con un clic. Ho trovato i blog e ho provato ad aprirne uno. E da lì è nato VoloGratis.org. La scelta del nome del mio blog non è stata affatto casuale: in quel periodo volavo proprio gratis poiché i biglietti a 1 centesimo non venivano fatturati dal circuito della carta di credito ed erano a tutti gli effetti a costo zero!
Dopo qualche mese il numero dei lettori iniziò con mio grande stupore ad aumentare. Facebook mi ha poi aiutato a farlo decollare e nel 2012 sono arrivate le prime grandi collaborazioni con i media. Ho scritto per qualche anno di viaggi sulle pagine de L'Huffington Post e ho avuto per 7 anni uno spazio settimanale su m2o radio.
Fino al 2015 ho gestito il blog in maniera amatoriale. Lavoravo come impiegato presso un istituto finanziario e il blog era per me una valvola di sfogo. Lavoravo di giorno, scrivevo di notte e viaggiavo nel weekend o durante le ferie. Solo a seguito del licenziamento ho pensato seriamente di trasformare questa passione in un lavoro. Mi sono messo a lavorare sodo giorno e notte, a studiare la SEO e le dinamiche dei social network. Al momento il mio blog ha 500.000 lettori mensili e conto di arrivare presto al milione.
Il blog, se ha dietro un progetto serio e duraturo, è in grado di arrivare dritto all'anima del suo affezionato lettore.
Perché un'azienda dovrebbe rivolgersi a un travel blogger per la sua comunicazione invece di investire su una comunicazione più tradizionale?
Dipende dal tipo di pubblico che si vuole raggiungere e dal tipo di progetto. Ci sono progetti che hanno bisogno di una comunicazione tradizionale e altri che hanno bisogno del web, dei blog. I blog hanno come punto di forza il fatto di essere personali. Il lettore si immedesima nel blogger in quanto lo vede come un suo pari, un semplicissimo viaggiatore che - con un linguaggio semplice e diretto - racconta i suoi viaggi. Il blog, se ha dietro un progetto serio e duraturo, è in grado di arrivare dritto all'anima del suo affezionato lettore e coinvolgerne di nuovi grazie alla SEO che serve a posizionare l'articolo nella prima pagina di Google. Inoltre un blog di nicchia, specializzato in un settore come quello dei viaggi, non disperde il messaggio pubblicitario ma lo veicola esattamente a uno specifico target. Un bravo blogger ha anche una forte presenza sui social e quindi abbina al blog post il racconto dell'esperienza su Instagram, su Facebook, su Twitter e su Pinterest.
Si è diffusa l’idea che con Instagram ormai siamo un po’ tutti travel blogger… Che opinione hai a riguardo?
Su questo non sono proprio d’accordo. Il travel blogger è una cosa e chi ha solo un profilo Instagram è un’altra. Chi condivide solo foto di viaggi su Instagram può essere definito instagrammer, fotografo, travel influencer, personaggio social ma non un blogger. Il travel blogger è colui che racconta i suoi viaggi sul suo blog di viaggi e che utilizza poi i social (tra cui Instagram) per ispirare i suoi follower, veicolare i suoi contenuti e per aumentare la sua brand identity. Nel settore dei viaggi Instagram ha il grande potere di ispirare, però – dopo aver visto una bellissima foto ed essere stati invogliati a visitare quel luogo – andiamo tutti a cercare informazioni dettagliate sul web dove troviamo articoli dei magazine e dei blog di viaggi, e dove finalizziamo l’acquisto. È un settore diverso dal fashion e dal beauty dove la sola foto su Instagram è in grado di convertire subito in acquisto. Nel viaggio la situazione è ben diversa, c’è bisogno del web, non basta una foto.
Grazie al tuo lavoro hai la possibilità di vedere posti meravigliosi… Che posto dedichi all’Italia sul tuo blog?
L’Italia ha un posto importantissimo sul mio blog. Dedico tanti weekend in giro per la nostra penisola anche se spesso mi viene lo sconforto: abbiamo così tante bellezze che potremmo vivere di solo turismo e invece arranchiamo anche in quello che dovrebbe essere il settore trainante della nostra economia. Abbiamo città d’arte meravigliose, borghi incantati, montagne pazzesche come le Dolomiti, mare da sogno che nulla ha da invidiare a quelli esotici, campagne mozzafiato e un cibo vario e gustoso. Io nel mio piccolo cerco di raccontarla e di far conoscere anche i luoghi meno noti.
Raccontaci un aneddoto divertente /emozionante successo durante le tue avventure.
Emozionante quando ho visto per l’aurora boreale in Islanda. Era una gelida nottata di fine novembre, la temperatura segnava -10 °C e tutto intorno a me era un manto bianco di neve. A un certo punto alzando gli occhi al cielo ho visto danzare delle luci verdastre che sembravano stringersi in un forte abbraccio. Sono rimasto per qualche minuto immobile e incredulo con gli occhi fissi al cielo. Non riuscivo a proferire parole, mi sembrava di vivere un sogno al punto che ho chiesto a mia moglie di darmi un pizzicotto sulla guancia. Non stavo sognando, stavo però vivendo un sogno ad occhi aperti.
Quali consigli daresti a chi si avvicina alla professione di blogger?
Il consiglio che mi sento di dare è quello di iniziare solo se veramente spinti da una forte passione. Non sembra ma dietro a un blog di successo, e che quindi monetizza, c’è tanto lavoro, tanto studio e tanta pazienza. I risultati non sono immediati ma arrivano dopo qualche anno di duro lavoro.
Quali sono i tre profili Instagram che ci suggerisci di seguire?
Per non far torto a nessuno dei miei amici italiani ve ne segnalo tre stranieri.
@theblondeabroad una delle migliori travel blogger americane.
@chelseakaua, una ragazza che vive alle Hawaii ma che gira il mondo in lungo e in largo
@doyoutravel un ragazzo che racconta i suoi viaggi per il Pianeta insieme alla sua ragazza.
VoloGratis.org è il blog che dal 2009 aiuta migliaia di viaggiatori italiani ad organizzare le proprie vacanze low cost senza però rinunciare al comfort.
Come? Segnalando ogni giorno le migliori offerte di viaggi low cost, scovando i migliori voli low cost in circolazione, condividendo concorsi per vincere viaggi e mettendo a disposizione di tutti i viaggiatori le esperienze dei due travel blogger romani professionisti Andrea Petroni e Valentina Venanzi.
Andrea Petroni è tra l’atro autore del libro “Professione Travel Blogger” uscito il 18 maggio 2017 in tutte le librerie italiane e che ha riscosso un ottimo riscontro di pubblico e di critiche.
VoloGratis.org nasce da un’idea di Andrea Petroni e di Valentina Venanzi, da una forte voglia di condividere con gli altri le sue esperienze in giro per il mondo, ponendosi da subito come un punto di riferimento per il viaggiatore “fai da te”.
Nel Blog non si vendono né voli e né sistemazioni alberghiere, l’obiettivo è solo quello di aiutare il viaggiatore a trovare le migliori offerte del momento, poiché quello che si risparmia in un viaggio può essere speso per quello successivo.
Il viaggio è divertimento, è crescita, evasione e accrescimento culturale, e come dice Sant’Agostino “Il mondo è un libro e chi non viaggia ne legge solo una pagina”.