Markomorciano
- 2019-08-08 12:00
- Roma
«Mi auguro di poter continuare a viaggiare il più possibile, confrontarmi con nuove persone e scoprire culture differenti dalla nostra, rimanendo sempre in equilibrio con la realtà.»
di | Vanessa Esteve
Sei l'ideatore del progetto AYellowMark. Raccontaci com'è nata l'idea e in cosa consiste il progetto... e soprattutto svelaci perché hai scelto il giallo!
Ayellowmark è un progetto creativo basato sul colore giallo che è nato un po' per gioco mentre ero in viaggio in treno verso Napoli con alcuni amici. Il nome è nato spontaneamente a fine 2014 e sta a indicare sia Mark inteso come segno-simbolo e sia il mio nome. Era un periodo in cui pubblicavo spesso foto con dettagli gialli sul mio profilo personale. Spesso stava diventando quasi troppo quindi ho pensato Perché non creare un profilo ad hoc ?. Così ho iniziato a pubblicare le prime foto con piccoli dettagli gialli, inizialmente qualsiasi tipologia di foto, purché avesse come denominatore comune il colore giallo. Poi il progetto si è evoluto in maniera naturale. Il giallo è un colore che trasmette solarità e che da sempre ha catturato la mia attenzione.
L’interazione con chi ci segue, cercando di rimanere sempre sé stessi, è molto importante.
Come ti sei avvicinato al mondo della fotografia e a Instagram in particolare?
Alla tenera di età di 9 anni trovai una vecchia fotocamera analogica a rullino che non utilizzava nessuno a casa dei miei. Iniziai ad appassionarmi così alla fotografia e da lì a poco ebbi la fortuna di avere un computer come regalo e di avere accesso ai programmi di editing. Da lì in poi è iniziata l'ascesa: la prima fotocamera digitale comprata con i primi risparmi nel 2009, la prima reflex un anno dopo, e infine l'inizio della mia carriera professionale in un primo momento come assistente di un fotografo di matrimoni di Lecce e successivamente come fotografo indipendente.
Mi sono avvicinato a Instagram nel 2012, ma inizialmente lo utilizzavo in maniera molto superficiale per condividere scatti di vita quotidiana.
Tu hai studiato Marketing e Comunicazione. Come si è evoluto Instagram negli ultimi anni secondo te e quali sono stati i cambiamenti fondamentali?
Sì, sono laureato in Marketing e Comunicazione d’impresa e fortunatamente ho concluso gli studi prima di approcciarmi al mondo di Instagram in maniera più approfondita e studiata. Era il 2014 e ho cominciato con Instagram subito dopo aver rinnovato il mio blog, che all’epoca trattava argomenti di marketing, fotografi e social.
I cambiamenti più consistenti penso siano sicuramente le ADV e l’introduzione delle stories. Queste ultime hanno dato una scossa a Instagram: i post statici hanno subito un calo non indifferente perché le stories sono più “immediate”, sono quasi sempre meno studiate e quindi più spontanee.
Che consigli daresti ad una persona che apre un profilo Instagram e che vuole intraprendere un percorso simile al tuo?
Ad oggi non mi sento di dare grandi consigli. Probabilmente oggi è molto più difficile crescere quasi in tutti gli ambiti. Nel mio caso (anche se in tempi diversi), la passione, la costanza e la voglia di raccontare ogni giorno qualcosa sono stati elementi che non ho trascurato. Anche la creatività e l’empatia sono delle caratteristiche che a mio avviso non possono mancare. L’interazione con chi ci segue, cercando di rimanere sempre sé stessi, è anche molto importante.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Posso dire fieramente di avere già realizzato alcuni sogni, anche prima di quanto immaginassi, soprattutto grazie a Instagram e al lavoro che mi sono creato in questi anni.
Ho ancora tantissimi sogni da realizzare. Viaggiare penso sia il mio sogno più grande e negli ultimi due anni e mezzo ho vissuto quasi praticamente su aerei, treni e navi. Mi auguro di poter continuare a viaggiare il più possibile, confrontarmi con nuove persone e scoprire culture differenti dalla nostra, rimanendo sempre in equilibrio con la realtà.
Ti va di dirci quali sono i 3 profili Instagram che segui e che ti inspirano maggiormente?
Uno tra i tanti è senza dubbio quello della mia collega e amica Manuela Vitulli (@manuelavitulli). La considero una vera viaggiatrice, una storyteller, una blogger e un’anima bellissima. Amo il suo modo di raccontare tramite i social e il fatto che riesca sempre a trasmettere professionalità.
Mi piace anche molto il profilo del mio amico Benedetto Demaio (@benedettodemaio), un ragazzo estremamente creativo. Potrei scorrere il suo feed fino all’ultima foto!
Seguo anche con tanto piacere il profilo Tripinyourshoes (@tripinyourshoes), un progetto creato da due giovanissimi ragazzi fantastici: Pietro Ienca e Luigi Chiurchi. Le foto non sono mai banali e sono di grande ispirazione.
Un’altra grande storyteller che mi ispira molto è @liolaliola una ragazza fantastica che ho conosciuto durante un viaggio di lavoro in Indonesia. È stata una scoperta, amo il suo modo di raccontare ogni posto che visita, riesce a sviscerarlo e raccontarne ogni cosa.